E rieccoci qui con la nuova ordinanza della chiusura delle discoteche, distanziamento e mascherine obbligatorie anche all’esterno dalle 18 all’alba. Se sia necessario o meno lo si sente professare da ogni pulpito con le ragioni più disparate, motivo per cui non voglio professare verbo. Voglio solo annotare quanto visto in questi giorni, dopo il lockdown subito da quasi tutto il mondo che dovrebbe far pensare che non é stato uno scherzo: non scherzavano i numeri dei decessi, le persone che dichiaravano quanto patito dalla loro malattia che li hanno bloccati per giorni in rianimazione. Men che meno hanno scherzato medici e infermieri. E dopo tutte le informazioni che ci sono piovute da ogni media ecco qui un sacco di persone per le vie delle cittadine caratteristiche del lago di Garda… certo, meno persone dell’anno scorso, ma audaci ed eroici viandanti che, memori di quando detto fino ad un mese fa, girano come niente fosse: privi di ogni distanza e privi di mascherina. La mascherina é rara.
Ribelli stufi di stare chiusi in casa ora si vendicano mostrando il polso duro… ma a chi?!
Vedi persone di ogni età, anche se soprattutto giovani.. ogni nazione… ebbene si, la cosa che mi ha stupito di più é stato proprio il popolo tedesco, cosí rigido e accusatorio agli inizi e ora cosí… cosí… trovate voi la parola più adatta.
Non c’è da aspettarsi se ora ci ritroviamo nuovamente con lo spettro del lockdown dietro l’angolo se dimentichiamo anche le regole basilari. Basta poco ed é essenziale per evitare il peggio fin quando non arriva il vaccino salvatore…
Ma forse come queste parole fanno parte di un mare di informazioni, anche quanto si legge ogni giorno dal proprio cellulare o dal computer fanno parte di tutte quelle notizie che ci sono ormai cosí distanti e si considerano ormai alla stregua dei numerosi messaggi con gattini che viaggiano su Internet: come qualcosa da girare per ricevere un like in più .
