Arriviamo a Desenzano da est, giungendoci di rotonda in rotonda e ci fermiamo quando un antico palazzo e una vetusta torre ad orologio attrae la nostra attenzione. Ci fermiamo cosí in un grande posteggio che neanche a farlo apposta incrociamo per tempo e ne approfittiamo subito. Usciamo cosí dalla ciclabile/pedonale che fiancheggia la strada e ci ritroviamo cosi a costeggiare la torre. Incuriositi dalla costruzione e dal piccolo scorcio del lago che campeggia tra la biblioteca e una graziosa chiesetta ci dirigiamo verso quella che scopriamo essere via castello rivoltella, nome un po roboante se non fosse che il castello di Desenzano é da tutt’altra parte ma d’altronde questa non é Desenzano e scopriamo cosi di esserci fermati un pelino prima.
Arriviamo ai piedi della torre per leggere la sua targa, altro non c’è… e allora via in direzione lago. Quello scorcio che abbiamo intravisto ci conduce giú verso la spiaggia della rivoltella, chiamata cosí una distesa di cemento su cui campeggiano lettini, ombrelloni e tavolini. Una rotonda contornata da rocce su cui le onde del lago si infrangono.
Fa caldo e un po li invidiamo ma bastano quei pochi passi che ci conducono alla camminata ricavata tra le acque del lago e gli edifici che lo circondano per discordare: l’aria che arriva fresca ci rincuora e ci aiuta a non sudare troppo e goderci il panorama.
Seguiamo il sentiero che ci porta ai piedi di vari edifici da ville antiche a club alla moda, da parchi pubblici ad aree militari che sono ormai lo spettro di un glorioso passato:

Sede storica del 6° stormo, reparto alta velocitá della regia aviazione, che con Francesco Agello e il Macchi-Castoldi M.C.72, che non partecipò alla competizione a causa di problemi al motore, il 23 ottobre 1934sul lago di Garda, conquistò il record mondiale di velocità portandolo a 709,202 km/h: questo record è ancora oggi imbattuto per gli aerei di quella classe (idrovolanti con motore alternativo).
dedicato a tutti gli appassionati di aeronautica. Purtroppo la targa é l’unica cosa degna di nota. Il resto é ombra.
Deviazione interna per aggirare il porticciolo che ci porta vicino alla strada per un lungo tratto e quando siamo nuovamente in grado di camminare vicino alla riva ci troviamo ormai prossimi al centro storico: un lungo viale pedonale a ridosso del lago che serpeggia tra la scogliera, la darsena e gli innumerevoli attracchi dove vediamo campeggiare molti cartelli con la scritta boat rent.
Desenzano centro si snoda tra il porto vecchio, attorno al quale le numerose piazzette ora ospitano diversi tipi di locali con specialità culinarie, e il castello poco distante dalla riva, anche se ormai dei fasti medioevali restano solo le mura e la terrazza.
Oggi la via principale che costeggia il lago é sede del mercato comunale. E per rimanere lungo la via che costeggia il lago siamo costretti come in tutti i mercati nell’epoca COVID di armarci di mascherina e “andare all’entrata”. In questo modo il caldo diventa ancora più fastidioso ma la sicurezza é la sicurezza.
Arriviamo cosí al porto vecchio e da qui lasciamo il sentiero delle bancarelle e delle facce mascherate in cerca di refrigerio e di uno spuntino in uno dei numerosi locali che vi si affacciano.
Un delizioso tagliere di salumi e un aperitivo ci allietano la sosta e poi via per strade. A mercato finito sembra tutto stranamente più caotico e meno controllato: via vai senza mascherina … e poi sentiamo che il contagio sale: non c’è da stupirsi in quest’epoca tutta strana da film quasi apocalittico. Gli unici che rispettano la distanza sono quelle numerose persone che sui pedaló dotati di scivoli se ne stanno sulle acque del lago a girulare e nuotare.
Riassumendo, Desenzano é sicuramente gradevole con le sue stradine antiche e il lungo lago rinnovato e moderno che unitamente agli altri camminamenti e ciclabili permette agevolmente di compiere il giro del lago o per una ricca vita notturna.
Foto provvisorie



